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Mese: Luglio 2021

domenica 25 luglio 2021 -PER UN CREPUSCOLO DELLE ISTITUZIONI TOTALI

Posted on 2021/07/16 - 2021/07/24 by la scintilla

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PER UN CREPUSCOLO DELLE ISTITUZIONI TOTALI
In ambito carcerario, psichiatrico e nondimeno cittadinista, gli istituti fondamentalmente preposti alla sorveglianza sui corpi, per quanto questa possa aver assunto forme meno esplicitamente autoritarie, nel tempo, perfettamente inscritte nell’economia di interesse capitalistico, continuano ad operare tramite una repressione programmatica, dell’ormai benché minimo  slancio emancipatorio individuale alla sopravvivenza, quanto di rivendicazione e riorganizzazione collettiva.
Tuttavia rimangono aperti spiragli attraverso i quali potersi affacciare. CI si affaccia per prendere respiro.. e per non mancare di rimettere insieme i pezzi in cui le nostre peculiari soggettività vengono frantumate e dilaniate a reindirizzo disciplinare.
Ogni esperienza in tal senso, ogni abuso subìto, può assumersi al contempo la capacità di evocare una resistenza al quella che nei non è che un’ideologia del controllo sociale, innanzitutto rafforzando una serie di consapevolezze. Rifiutiamo che la cura di noi stessx, tantopiù reciproca, resti delegata ad apparati che assumono i tratti di una discriminazione tutt’ora fondata sul privilegio economico, la stessa che si esplicita in termini di dominio nazionalista e insieme demografico su larga scala. Dove stanno i margini del consenso a che si ricavi profitto da amministrazione e limitazione delle nostre possibilità di scelta, come si va a ricostruire la categoria sociale del “deviante”, del “criminale”? Sicuramente non intendiamo lasciar abbattere il confronto politico da una dimensione specialistica tesa alla conservazione di una distanza verticista e di managment, di nuovo infantilizzante e che si trascina non di rado in misure materialmente e.psicologicamente oppressive, di “contenimento”. Tantomeno siamo dispostx a ridurci al  silenzio davanti a una giustizia compromessa con tali “legittimi” apparati, giustizia che per noi rimane inappellabile in quanto volta a negare, proprio recuperandolo nella retorica del potere di maggioranza, qualsiasi portato esistenziale singolare, ossia tanto fragile quanto autentico..

 

DALLE 17:00

dibattito con Sara Manzoli e Beppe Battaglia


IL POTERE DELLA PAROLA
( Sara Manzoli, Sensibili alle foglie, 2021 )
progetto di socioanalisi narrativa in contrasto alla carenza dialogica nei ricoveri psichiatrici
La contenzione farmacologica è sintomo di quanto ancora il rapporto tra personale medico ed “utenza in carico” si determini in modo drammaticamente gerarchico.
Si rende allora necessario ridare voce a quelle soggettività ingabbiate da diagnosi che provocano stigma e le cui cure consistono in trattamenti spersonalizzanti, deprivate dagli stessi “Servizi” della propria autonomia.
LE TRE LIBERTA’
( Beppe Battaglia, Sensibili alle foglie, 2019 )
tra il ricordo ed il sogno di un’evasione, per chi ha fame di scavare una via d’uscita dagli organi intestini del potere, le cui le libertà sono solo comprate.. o tutt’al più, concesse.
“Le cinghie di ferro le ho sperimentate nel trasferimento dal carcere di Reggio Emilia a quello di Caltanissetta. Insieme ad altri reclusi sabotammo la catena di montaggio di un’azienda, la Ticino, che si serviva del nostro lavoro per produrre a basso costo grossi trasformatori elettrici..”
La nozione liberatoria che poniamo consiste insomma nell’individuare i punti deboli dell’organizzazione carceraria ed i punti forti di quella collettiva dei reclusi. La libertà che riguarda noi, è quella che ci tocca conquistare.

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A seguire CENA VEGAN e proiezione del documentario:
MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE
( collettivo TodoModo, 2020 )
Attraversando l’edificazione a panottico che fu strumento carcerario nell’isola di Santo Stefano, Renato Curcio ci introduce all’inevitabile riflessione sulla pervasività del principio di sorveglianza, dai sistemi di controllo urbano al tracciamento dei dati di navigazione internet, nella realtà delle nostre vite.

 

 

 

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sabato 17 luglio 2021 -TOXIC RIVER powered by Undernoise ModenaCrew

Posted on 2021/07/16 - 2021/07/16 by la scintilla

…un tranquillo sabato di monster spinning…

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Concerti al tornio dalle 17:00

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TOTAL RECALL

CAGED

MALLOY

BROWBEAT

LAST BREATH OF LIFE

DIVULGATOR

BISLERS

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a seguire, fantasmi della tekno con la GGang

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powered by #UNDERGROUNDMODENACREW

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Solidarietà alla foa Boccaccio, contro il cancro della speculazione urbanistica

Posted on 2021/07/14 - 2021/07/14 by la scintilla

L’ennesimo sgombero del Boccaccio 003 (nei suoi ultimi 10 anni, fabbrica occupata autogestita di via Rosmini), segue dalla solita speculazione urbanistica boomer e incancrenitasi in tutte le città d’ambizione metropolitana; una riqualificazione economica posta in termini di “servizio alla cittadinanza” che si vorrebbe porre come irrefrenabile colpendo, tra le centinaia di edifici ancora abbandonati, proprio gli spazi liberati e in ottica di liberazione, crocevia di controculture in cui si coltivano autogestione e dissenso, ossia un genere di luoghi che già solo con la loro stessa capacità di esistere fuori dalle misure normative, hanno maggiormente rivelato e contrastato la contraddizione di una riqualificazione repressiva legalmente inscritta in progetti “sociali” e/o “green”.

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Un’area come quella del Boccaccio, in cui negli anni hanno potuto confrontarsi ed attivarsi decine di collettivi, è stata destinata d’ufficio ad una palestra del CAI con ristorazione annessa, grottescamente denominata “Casa della montagna”. La tematica degli abusi edilizi, contro le quali x compagnx di Monza sono statx in aperto conflitto negli anni, è andata quindi in quest’ultimo caso a svilupparsi intorno ad un aspetto sempre più spesso calpestato: il rapporto della società attuale con la natura, il distacco da essa, la tentacolare messa a profitto di ciò che ne resta ancora non del tutto contaminato.

Riportiamo pertanto alcune loro riflessioni, frutto di un percorso a riguardo, pubblicate su Nunatak lo scorso inverno:

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Nella nostra esperienza tante volte siamo entrati in contatto con lotte e iniziative in montagna o a essa dedicate. Certamente occorre qui ricordare le innumerevoli trasferte in Val Susa (o sul Terzo Valico), a fianco del popolo NOTAV, con cui abbiamo condiviso mo-menti di lotta, situazioni conviviali, occasioni di approfondimento che sono divenute per noi un punto di riferimento imprescindibile sul concetto di difesa di un territorio e della sua storia contro le devastazioni del capitale.
Come si è già scritto, inoltre, il nostro collettivo è da sempre molto attivo nel tramandare la memoria delle vicende resistenziali e questo obiettivo si è negli anni declinato anche in numerose trasferte sui monti della Valsassina, della Val d’Ossola, delle valli bergamasche, ripercorrendo sentieri partigiani la cui storia è strettamente legata alla resistenza combattutasi qui a Monza.
Infine, sempre più attento è lo sguardo che dalla città si pone a tante esperienze di “resistenza agroalimentare” che si stanno moltiplicando nei territori alpini, subalpini e appenninici, attraverso occasioni di scambio e supporto reciproco che il Boccaccio ha organizzato insieme a produttori, piccole comuni, aziende agricole che quotidianamente vivono i territori montani in chiave resiliente e ricca di analogie con le pratiche di autogestione e autoproduzione che sentiamo anche nostre.
La montagna è quindi un luogo, un mondo, da vivere o attraversare nella consapevolezza della molteplice stratificazione dei suoi significati, storici, sociali, antropologici e, ovviamente, naturalistici. Un sistema quindi estremamente complesso di relazioni a cui guardare con rispetto e interesse, rifuggendo inutili mitizzazioni e, al contrario, cogliendo insegnamenti e stimoli che da quel mondo sopraggiungono dal passato e nella quotidianità di oggi.
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È a seguito di questa analisi che ci è stato possibile mettere a fuoco ulteriori contraddizioni tra un modo nostro di intendere l’ecosistema montagna e i progetti del CAI di Monza. Si è scoperto quindi che quest’ultimo è responsabile dell’attuale ampliamento del rifugio del Brentei (Madonna di Campiglio, Trento), un mastodontico progetto edilizio nel cuore delle Dolomiti, scritto e sviluppato dalla stessa persona che guida oggi la progettazione dello sgombero del Boccaccio. È questo un lampante esempio di come si può nuocere alla montagna, innescando processi di turistificazione di massa, rendendo lussuosi e ricchi di comfort i soggiorni in alta quota.
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L’ingegner Selvagno (questo il nome del progettista) si è accaparrato quasi due milioni di euro di soldi pubblici a fondo perduto, potendo così investire due spiccioli per l’acquisto del Boccaccio. Questo intervento in Trentino è l’emblema di una visione predatoria e neo-liberista di guardare ai territori, un vero esempio di mercificazione dell’alpinismo che, in fin dei conti, ben si rispecchia anche nel progetto pensato per via Rosmini 11. “La casa della montagna” è infatti un progetto calato dall’alto, che in città non risponde ad alcuna esigenza latente, considerando le già numerose palestre presenti nell’arco di pochi chilometri. Il tentativo però è quello di creare il consueto “polo attrattivo”, di cui la montagna diventa a tutti gli effetti corollario o, peggio ancora, feticcio distorto da agitare alla ricerca di cittadini impigriti.
La rappresentazione della montagna come divertimentificio a pagamento si fa catalizzatore di investimenti, scusa per la “rigenerazione” urbana, e motore per uno sgombero.
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( Con passo ostinato. Contro sgombero e speculazione, Nunatak n.59 )
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Pensiamo che un simile scambio controinformativo, nel verso di una critica che sappia farsi radicale, sia alimento di una consapevolezza che armi nemiche non potranno mai far morire, anche se le possibilità di darle attuazione paiono sempre più difficili da poter condividere persino nei nostri contesti (dall’attenzione alle sensibiltà individuali, al praticare un’autogestione che sia antiautoritaria e senza delega, dalle scelte espressive e comunicative che ci diamo, all’organizzazione di percorsi di lotta, sono tante le questioni quotidiane da dover affrontare)…
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Ma allo stesso tempo prendiamo atto che anche da semplici incontri come quello del sabato appena trascorso in Scintilla insieme ad alcunx compagnx delle occupazioni lombarde non fa che emergere una costante comune a quelli che sono i reciproci gruppi di affinità:

la necessità di autodeterminarsi e riformulare nel qui ed ora le proprie forme di riappropriazione e resistenza  ❤

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Esprimiamo solidarietà per lo sgombero avvenuto ieri e insieme tutto il nostro entusiasmo nell’apprendere della nuova occupazione in via Timavo!

LUNGA VITA, RIBELLI ! 
Squatting Simbolo Anarchismo Lower East Side - Anarchia scaricare png - Disegno png trasparente Zona png scaricare.
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