L’ENI e il neocolonialismo italiano: dai lager per migranti a fiumi di gas e petrolio,
la devastazione tra Libia e Golfo di Guinea venduta come “equilibri economici”
SABATO 21 MAGGIO dalle 16:00Incontro con Daniele Ratti(Seme Anarchico e varie pubblicazioni proprie)
L’aumento delle spese militari e l’invio continuo di contingenti fuori dall’Europa sono perno di un andamento finanziario fondatosi sul vecchio imperialismo. Dietro le bandiere-patriota, con ben 5 missioni armate lanciate nel 2020, si muovono le solite s.p.a. energivore.
Italia e Francia sono da decenni alleate nella protezione degli interessi di ENI e Total contendendo l’espansione estrattiva, commerciale e amministrativa -ossia ecocida, padronale e razzista- ai loro competitori globali: dalla Cina, alla Russia, agli U.S.A. .
Non dovrebbe essere poi cosรฌ complicato dover ammettere che essere realmente contro la guerra significa porsi contro i piani economici di accaparramento energetico e di una speculazione sulle risorse collettive tale da non ridursi ad altro che in abuso securitario, calato in nome del benessere delle imprese. Invece, dietro l’ipocrisia interventista si continuano a preferire forme di sfruttamento di territori e comunitร .
PER IL SABOTAGGIO SELVAGGIO DEI MECCANISMI DEL PROFITTO
PER LA DISERZIONE DAGLI SCHEMI REPRESSIVI DEL POTERE
PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE CONTRO QUESTO SCHIFO DI PROGRESSO
Invitiamo a partecipare questo sabato pomeriggio, -prima dei concerti!-
ma soprattutto ad una presa di posizione contro gli apparati di potere
che reggono ed ormai secolarmente perpetuano le tematiche sopra affrontate..